Pescara, 5 dicembre 2017 – Un giorno speciale per gli alunni dell'Istituto Comprensivo Pescara 6, insieme a Mamadou Coulibaly, centrocampista del Delfino Pescara 1936, per l’ultimoincontro nelle scuole vincitrici della Campagna educativa “Campioni di Fair Play”. All’appuntamento hanno partecipato anche Giovanni Ugo Patanè, Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enzo Imbastaro, Presidente Comitato regionale CONI Abruzzo, ed il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo, Ada Grillantini.
La Campagna educativa “Campioni di Fair Play” e gli incontri nelle scuole vincitrici sono parte del progetto “Sport e integrazione”, giunto alla sua quarta edizione nell’ambito dell’Accordo di programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il CONI per la promozione delle politiche di integrazione attraverso lo sport.
Mamadou Coulibaly: “Per arrivare a giocare a calcio in Italia ho affrontato un percorso lungo e pericoloso, ma adesso sono felice perché ho trovato la vita che sognavo e devo ringraziare il Pescara e la città intera per l’opportunità che mi ha dato. Sono stato accolto bene fin dall'inizio e non ho mai subito, fortunatamente, episodi di discriminazione, mi sono integrato con la squadra ed ho stretto rapporti con tutto il gruppo, grazie anche all’allenatore che mi sta insegnando tanto. È stato difficile all’inizio superare l’esperienza del viaggio in mare, adesso invece penso solo a fare bene col Pescara e ogni tanto faccio visita alla casa famiglia dove sono stato accolto per ritrovare i ragazzi con cui ho condiviso i primi mesi”.
Enzo Imbastaro: “Un ringraziamento speciale va ai ragazzi presenti e a quelli che hanno preso parte al progetto, quello assegnato oggi è un premio importante su un tema che spero possano rispettare sempre. Iniziative del genere insegnano ai giovani a vivere in modo sereno la propria età e ad attribuire allo sport i giusti valori come la fratellanza e l’accoglienza. La storia dell’atleta oggi ospite è un chiaro esempio di ciò. Un grazie va dunque anche al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il quale è stato realizzato un percorso che aiuta i più piccoli a crescere in modo sano”.
L’incontro tra il campione Mamadou Coulibaly e gli alunni dell'Istituto Comprensivo Pescara 6 ha suggellato dunque il percorso valoriale realizzato con le scuole primarie, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il progetto “Sport di classe”. Ogni classe aderente ha avuto la possibilità di riflettere sui temi del Fair Play e della lealtà sportiva con l’ausilio di strumenti e materiali didattici; attraverso gli incontri, gli studenti hanno avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze dalla viva voce dei protagonisti sportivi, esempi di integrazione attraverso lo sport.
Gli incontri hanno coinvolto numerose città italiane, come Bresso (MI), Verona, Genova, Torino, Benevento, Ancona e Roma.
La Campagna educativa ha previsto inoltre un’indagine sulla percezione del ruolo dello sport nei percorsi di integrazione da parte degli studenti del primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, realizzata in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, i cui primi risultati sono stati esposti in occasione del meeting di Sport e Integrazione 2017.
Tutte le informazioni sull’Accordo di Programma, le azioni realizzate e in corso, e il Manifesto Sport e Integrazione sono disponibili sui siti www.fratellidisport.it ewww.integrazionemigranti.gov.
Per ulteriori informazioni
CONI
Ufficio Comunicazione e Rapporti con i Media
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Redazione Portale Integrazione Migranti
redazioneintegrazione@lavoro.
Ufficio Stampa “Sport e Integrazione”
Un viso pulito, un carattere timido e schivo, un fisico prestante ed un animo eccezionalmente educato. Questo è il ritratto di un ragazzo semplice, uno studente, un ragazzo di distinti valori, ma è soprattutto il ritratto di un giovane pugile, nello specifico del migliore d’Italia: Luca Iovoli, nuovo Campione Italiano Youth di pugilato, cat.75 kg.
Un titolo davvero importante, sognato e sudato in palestra ogni giorno, con una perseveranza appassionata e mai stanca, e vinto nelle finali di Avellino, dal 17 al 19 Novembre scorsi, dopo aver battuto nettamente due pugili delle prime due scuole d’Italia, in semifinale Golino dell’Excelsior Boxe di Marcianise ed in finale Ottomano, con i colori della Quero Boxe di Taranto. Presenti a bordo ring le più alte cariche federali, tra le quali la signora Mariangela Verna, Presidente del Comitato Abruzzo - Molise.
La storia pugilistica di Luca Iovoli si deve leggere insieme con quella personale, perché avere una tale forza di volontà a soli sedici e diciassette anni non è cosa da tutti.
Pendolare per eccellenza, Luca esce di casa ogni mattina prestissimo per raggiungere, da Tocco da Casauria, cittadina in cui vive, l’Itis di Chieti, presso il quale frequenta il quarto anno di Informatica. Ha sempre in spalla lo zaino della scuola e il borsone della palestra, in cui si reca ogni pomeriggio.
Luca si allena duramente agli ordini del suo Tecnico Simone Di Marco. Soltanto la sera, nuovamente in treno, il giovanissimo pugile torna ad abbracciare la sua famiglia, vicina e presente come poche altre, pronta in tutto a sostenerlo in questo sogno grande e pulito: arrivare a vestire la maglia azzurra, rappresentare la propria nazione sui ring più prestigiosi del mondo.
Vincere questo Campionato è il trampolino per eccellenza per tutto questo, dopo due podi nazionali nel 2015 e nel 2016 e dopo l’Oro al Torneo Italia di Roccaforte di Mondovì, vinto lo scorso Aprile.