Podismo - A Controguerra dominio keniano ...
CONTROGUERRA - Corsa da record a Controguerra per la gara podistica di San Martino. Ai nastri di partenza delle varie competizioni erano circa 2600 i partecipanti, record per questo evento e record ovviamente anche per la storia dell'Abruzzo podistico. E c'è anche un numero di grande rilievo per quanto riguarda l'aspetto agonistico, perché a vincere a suon di record è stato un leggiadro maratoneta keniano dal cognome che ricorda l'atletica di una volta, Julius Rono (in foto). Il giovane africano ha infatti battuto il primato della corsa che era stato stabilito appena un anno fa da Kisorio Kimeli in 44'51"; Rono è stato più veloce di 17", ma ciò che più ha colpito tutti è stata la tattica della sua prova.
Al secondo e terzo posto due keniani: Henry Kimutai Kibet e Boniface Bii. Primo degli italiani e quarto all'arrivo, il maratoneta azzurro Denis Curzi autore comunque di un'ottima prestazione. Più equilibrata la corsa delle donne, sempre sui 15 km da Controguerra su e giù per le colline della Val Vibrata immerse nella natura. Niente primato della corsa, ma una vincitrice d'eccezione, la marocchina Soumiya Labani fresca reduce dalla partecipazione olimpica a Londra, ovviamente nella maratona. La Labani ha sconfitto l'idolo di casa Marcella Mancini – cinque vittorie alle spalle a Controguerra – che a sua volta ha dovuto rintuzzare l'attacco di una sorprendente Teresa Montrone, terza. Al quarto posto l'italo-marocchina di stanza in Abruzzo, la giovane e promettente Samiri Touria (in foto il podio).
Lo spettacolo è stato ingigantito dalla folla composta dai numerosissimi amatori, che hanno reso davvero unica questa sedicesima edizione, molto apprezzata evidentemente anche dagli spettatori, numerosi anche loro, che non hanno mai smesso di incitare i runners in particolare nel viale d'arrivo. Mentre i competitivi e anche i giovani correvano a più non posso sulle relative distanze, molti sceglievano di prendere parte alla "Mangialonga", la passeggiata di 5 km caratterizzata da cinque punti di ristoro, ciascuno con specialità gastronomiche della zona, da affettati e formaggi sino a fagioli con le cotiche e frittura di pesce, per arrivare a castagne e vino novello. Una grande festa di sport e anche di turismo, poiché una gran percentuale di partecipanti era proveniente da fuori Abruzzo e ha approfittato della corsa per conoscere questa parte dell'Italia centrale.