La storia del futsalsi tinge ancora di nerazzurro: 6 a 1 alla Luparense, la Supercoppa italiana è dell'Acqua e Sapone
Il trionfo del calcio a 5 abruzzese. Per la prima volta nella pluridecorata storia del futsal della nostra terra, arriva la Supercoppa italiana. E’ il secondo trofeo che da oggi viene esposto nella bacheca della famiglia Barbarossa, dopo la Coppa Italia dello scorso marzo. Sei gol in casa della Luparense, che aveva soffiato lo scudetto al Palaroma lo scorso 11 giugno. Cinque mesi dopo, la storia si rovescia. Con un capolavoro di grinta, tattica, personalità.
Primo tempo. Dopo 5’ di studio, Coco inserisce le coordinate sul suo navigatore e intercetta il pallone al posto giusto nel momento giusto. E’ suo il break che porta al vantaggio: palla recuperata a metà campo, qualche passo e poi assist sulla sinistra per uno spietato Leitao. PalaBruel ammutolito, la squadra di Musti reagisce d’istinto arrivando al tiro con Honorio, ma è sorpresa dall’ordine e dalla sicurezza dei nerazzurri. All’8’, la logica conseguenza dei due stati d’animo contrastanti porta al giusto raddoppio. Calderolli ruba palla di nuovo a metà campo, scavino per De Oliveira che realizza il remake della rete di Leitao. E sono due. Ma in campo c’è una sola squadra, anche il fattore campo è azzerato dalla prova maiuscola del primo quarto di gara. Al 9’ era arrivato anche il tris da manuale segnato da Schiochet: per il 21enne ex Concordia è il primo gol in carriera nel futsal italiano, servito da un intelligente Leitao. All’11’ Miarelli si supera sul potente tiro di Borruto.
La reazione dei veneti inizia a dare i primi frutti prima del 15’, con Giasson che la piazza sull’esterno della rete e Taborda che impegna severamente Mammarella. Nel frattempo, i Lupi cercano il sesto fallo e accelerano: a 2’30’’ dall’intervallo è Waltinho a girarsi e sfiorare l’angolino. Finale concitato, con il solito portierone chietino a sbarrare la strada a Honorio. Animi accesi fino alla sirena, ma è un primo tempo tutto nerazzurro.
La ripresa viaggia su un binario prevedibile: la Lauprense deve fare di tutto per riaprire i giochi al più presto. Premono i veneti che al 3’ imprecano di nuovo contro Mammarella, ancora lui, stratosferico su Taborda. Le offensive ripetute aprono spazi per tornare a pizzicare Miarelli. Al 6’ Schiochet potrebbe fare poker, il portiere ci mette il piedone. A metà tempo Ruben ridà fiato al Palabruel, diventato nel frattempo un teatro silenzioso. Il tempo scorre via dal cronometro spietato e Musti si gioca il portiere di movimento (Mauricio) a 7’ dal termine. La mossa non paga: nerazzurri spietati e cattivi, rubano palla e segnano due volte in trenta secondi, con Calderolli e Leitao. Borruto fa sei. Giochi fatti. La Supercoppa è già ripartita: destinazione Abruzzo.
Ufficio stampa e Comunicazione
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