Presentazione 3° Filone Orsa ...

 

 
PREMESSE – FINALITA’ – CONTESTO
ORSA
OSSERVATORIO
REGIONALE DELLO
SPORT D’ABRUZZO
 
L’obiettivo generale dell’Osservatorio Regionale dello Sport d’Abruzzo (da ora in poi individuato con la sigla ORSA) è descrivere l’evoluzione di attività sportive (domanda e offerta), forme e luoghi della loro pratica e gestione, modalità di finanziamento, profili degli operatori sportivi sia volontari che professionali, nonché le principali tendenze di sviluppo e mutamento delle attività organizzazioni che producono servizi e beni in questo settore ( associazioni sportive, aziende, amministrazioni, ecc.). Le
attività di ricerca condotte dall’Osservatorio attengono sia alle attività delle organizzazioni associative (movimento sportivo legato al sistema CONI/FSN/EPS), sia alle attività delle organizzazioni di carattere pubblico e privati con finalità lucrative.
 
L’osservatorio è realizzato in collaborazione con:
 
1. Scuola Regionale Sport D’Abruzzo
2. Università degli Studi di Teramo – Facoltà di Scienze Politiche – Management
dello sport – Sede di Atri
3. L’Assessorato allo Sport della Regione Abruzzo
4. I 4 C.C. P.P. CONI della Regione Abruzzo – L’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo.
 
Il coordinamento generale del progetto è affidato a:
 
• Direttore/Responsabile del Progetto è il Maestro dello Sport Virginio Rapone,
Direttore della Scuola Interregionale dello Sport d’Abruzzo e Molise;
• Direttore scientifico: Prof.ssa. Barbara Mazza, Docente di teoria e tecniche
della Comunicazione Sportiva, Università di Teramo
 
Le attività svolte dall’Orsa nel periodo 2006-12
 
Nell’ambito della pianificazione delle attività di ricerca, l’Orsa ha individuato alcuni percorsi di analisi indispensabili per conoscere, sensibilizzare e promuovere le iniziative della Scuola Regionale sul territorio.
Sono state condotte indagini sul campo incentrate intorno ad alcuni filoni principali quali parti di un progetto più esteso e articolato. Da un lato, le imprese e, dall’altro, le giovani generazioni che si affacciano ad un rapporto più diretto e personalizzato con la pratica sportiva. Due facce di una stessa medaglia: quella della promozione delle discipline e della creazione di una filiera socio-economica intorno alle attività sportive in Abruzzo. Alla base vi è un tessuto che richiede un’incessante sensibilizzazione per
diffondere la cultura dello sport, ma anche per alimentare una proficua collaborazione tra enti e istituzioni di varia natura. Il fine è concorrere ad un efficiente potenziamento e ad una concreta valorizzazione di strutture, risorse ed energie. Una progettualità che, volutamente, adotta una prospettiva innovativa e originale rispetto alle ricerche condotte dagli altri osservatori attivi a livello locale in materia sportiva.
 
Orsa non si limita a fotografare lo stato delle potenzialità strutturali e finanziarie relativamente agli enti proposti, ma intende intervenire sul territorio a livello empirico e propositivo, così da attivare un circuito comunicativo e relazionale su cui costruire ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo dello sport.
Proprio per questo, le azioni dell’Orsa si muovono su un doppio arco temporale: nel breve/medio termine, realizzano un monitoraggio sistematico sui target di riferimento per acquisire informazioni e, al tempo stesso, diffondere conoscenza sulle iniziative offerte dalla Scuola, dalle Federazioni e dalle società. Nel lungo periodo, l’obiettivo è, a partire dai risultati delle indagini, realizzare interventi sul territorio destinati ad intensificare i rapporti con enti, imprese e organizzazioni non profit, nonché incrementare il livello di partecipazione dei giovani e della società civile. Gli interventi analitici e proattivi risulteranno efficaci se si dimostreranno funzionali a cogliere istanze e incentivare dinamismo costruttivo in favore dello sport e, in tal senso, i giovani e le imprese costituiscono le leve strategiche di questo processo. Un progetto che rappresenta solo il punto di partenza per ulteriori approfondimenti, grazie ai quali individuare i requisiti più efficaci per alimentare un network relazionale diffuso, stabile e continuativo.
 
Gli assi portanti del progetto di ricerca si snodano lungo alcune matrici che hanno
consentito sino ad ora la realizzazione di una serie di progetti:
- l’indagine - Sportainment. Abitudini, inclinazioni e opinioni dei giovani
abruzzesi. Un’indagine nelle scuole medie inferiori e superiori – si incentra sul rapporto tra teenager e pratica sportiva, con particolare attenzione all’analisi delle motivazioni all’approccio e alla fidelizzazione, nonché della percezione relativa a problematiche e funzioni sociali del fenomeno sportivo nella società contemporanea. A tal fine, lo studio ha rilevato l’atteggiamento delle giovani generazioni (attraverso un campione composto da ragazzi tra gli 11 e i 13 anni ed uno costituito da quelli compresi tra i 14 e i 18) nei confronti dell’uso di sostanze dopanti, la loro attenzione - e i relativi effetti - nei confronti del divismo sportivo e, ancor più, la volontà di acquisire informazioni dettagliate per conseguire una maggiore e definita consapevolezza in merito al valore di una pratica sportiva continuativa, sia a livello dilettantistico, sia finalizzata allo sbocco professionale. L’indagine si è avvalsa di un questionario strutturato, organizzato per aree tematiche volte a rilevare l’identikit del giovane di oggi. Un modo per stimolare il campione in esame alla riflessione e alla conoscenza di quanto proposto dall’universo sportivo di riferimento;
- l’indagine – Le sponsorhip. Un’indagine sul rapporto tra società sportive e
imprenditoria abruzzese - ha permesso di esaminare il rapporto tra società sportive e tessuto imprenditoriale della regione Abruzzo. Un dinamica che si esplicita principalmente mediante le azioni di sponsorizzazione alle attività di base, nonché alla realizzazione di eventi sportivi sul territorio, ma che sottende logiche culturali e produttive ben più profonde: dalla condivisione di intenti e mission all’ottimizzazione di risorse finanziarie e comunicative, dall’incentivazione della progettualità condivisa alla costruzione di un’immagine al servizio della comunità di riferimento. Lo studio, in prima istanza, ha verificato lo stato dell’arte delle sponsorizzazioni, le attese degli enti sportivi e la rispondenza delle imprese già partecipi nei progetti agonistici del territorio. In una seconda fase, ha individuato il potenziale di sponsorhip sfruttabile a livello regionale nel bacino di imprese ancora non impegnate nella promozione in ambito sportivo. Al termine dell’indagine, l’osservatorio ha avviato azioni di informazione e sensibilizzazione per incrementare la quota di partner pronti ad aderire alla causa sportiva, nonché
ha promosso tavoli tecnici di confronto con le istituzioni e il mondo delle imprese per potenziare le sinergie di intervento in favore di un rilancio dell’economia sportiva a partire dalla risorsa “sport”.
- Il nuove filone di ricerca riguarda Gli stili di vita e di pratica sportiva. Lo
sport e i disturbi alimentari. Tra i principali problemi di salute, correlati a comportamenti alimentari scorretti, L’Abruzzo si caratterizza per alti tassi di ipertensione e problemi cardiaci (ne soffre il 46% della popolazione regionale, ASR Abruzzo 2007), osteoporosi (29%), diabete (19%). Senza contare che il
fenomeno del sovrappeso è in costante aumento (40%) e che l’Abruzzo è al quarto posto per obesità infantile (27%, Istat 2005) dopo Molise, Campania e Calabria. Già questi dati sottolineano la necessità di intervenire sul fenomeno mediante una campagna di sensibilizzazione, ma anche un’azione concordata a
livello regionale e che veda coinvolta la sanità di concerto con il Coni. Lo sport, infatti, può rappresentare una risorsa preziosa per il miglioramento della salute, nonché per l’assunzione di una stile di vita corretto, capace di arginare problematiche che vanno dall’anoressia alla bulimia, dal sovrappeso all’obesità, dall’addition exercise alla sedentarietà, ecc. Per questo motivo, si intende avviare una ricerca finalizzata a descrivere portata e specificità del fenomeno, oltre che per verificare la correlazione tra abitudini sportive e alimentari. Un modo per avviare un progetto di sensibilizzazione della popolazione verso comportamenti più salutari e attivi, a partire, in primo luogo dagli adolescenti, ma anche dagli sportivi e dai frequentatori delle palestre.